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L'uomo
(71) |
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Bel disco d'esordio
per questa band partenopea formata da elementi che tentano
di trasmettere all'ascoltatore anche un messaggio visuale
tramite le loro colorate tuniche e i dipinti visi.
Il materiale proposto č un qualcosa di molto originale
condito oltre che dai soliti strumenti (chitarra, batteria
e basso) anche da flauti e sax (ad opera del bravo Elio
D'Anna), suonati in maniera da ricreare quel suond tipicamente
mediterraneo.
Il cantato č parte in
italiano e parte in inglese, non senza mio stupore:
forse per non piegarsi ad un prodotto etichettabile
come solamente italiano.
D'impatto sia la voce di Lino Vairetti sia i vari cori,
sempre mirabilmente strutturati.
Spiccano "Introduzione", "L'uomo" e "L'amore vincerā
di nuovo".
Consigliato |
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Track list:
- Introduzione
- L'uomo
- Mirror train
- Non sei vissuto mai
- Vado verso una meta
- In un vecchio cieco
- L'amore vincerā di nuovo
- Everybody's gonna see you die
- Lady power
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Milano
Calibro 9 (72) |
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Dopo l'ottimo esordio,
il gruppo accetta di occuparsi della colonna sonora
del film "Milano Calibro 9". Ne esce un disco che rispecchia
perfettamente lo stile Osanna per le parti strumentali
anche se non risulta ancora graffiante come nel successivo
"Palepoli".
Bella "Preludio" anche se a volte richiama lo stile
Bacaloviano soprattutto del primo
Concerto Grosso. Le altre "Tema", "Variazione" e
"Canzona" solo dei bei brani in perfetto stile del gruppo,
che non deluderanno gli amanti del primo disco.
Niente male... |
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Track list:
- Preludio
- Tema
- Variazione 1
- Variazione 2
- Variazione 3
- Variazione 4
- Variazione 5
- Variazione 6
- Variazione 7
- Canzona
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TOP |
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Palepoli
(72) |
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Il gruppo cambia rotta
e decidere di propendere per tracce molto lunghe ed
elaborate a dispetto dell'esordio (unica eccezione "Stanza
cittā" da quasi due minuti ma che rappresenta solo un
ponte tra "Oro Caldo" e "Animale Senza Respiro").
Curioso l'inserimento
di qualche parte fatta scorrere al contrario: l'effetto
č anche carino anche se manca di originalitā di fondo.
Forse era a dimostrazione che anche gli italiani sanno
incastrare parti di questo tipo. Basta sentire "Stanza
cittā": se nel verso convenzionale presenta un continuo
dell'introduzione orientaleggiante di "Oro Caldo", al
contrario presenta dei flash del gruppo tra cui anche
"Preludio" del precedente "Milano Calibro 9".
"Oro caldo" č forse il testamento dello stile del primo
periodo dove spiccano soprattutto le stupende sottolineature
di mellotron.
Grandiosa "Animale senza respiro": un qualcosa di incredibile
con intrecci di flauti, sax, mellotron e ritmi spesso
Crimsoniani.
Sicuramente il mio disco preferito di questo gruppo!!!
CONSIGLIATO. |
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Track list:
- Oro caldo
- Stanza cittā
- Animale senza respiro
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Landscape of Life (74) |
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Dopo il capolavoro
Palepoli esce a distanza di qualche tempo questo "Landscape
of Life". Il materiale presentato segue la linea
tipica del gruppo (sia a livello di atmosfere che con
testi misti in italiano e in inglese): soprattutto quella
ben marcata dal precedente disco.
Non abbiamo però
tra le mani un nuovo capolavoro: pur essendo presenti
dei bei momenti e delle idee interessanti e ben sviluppate,
si riescono a percepire i dissidi interni dovuti alle
scissioni in atto tra i componenti Viaretti/Guarino
e D'Anna/Rustici
soprattutto nella contrapposizione tra momenti veramenti
spinti ("Il castello dell'Es" e "Somehow,
somewhere, sometime") e le alternanze melodiche
("Landscape of life" e "Promised land").
Ho letto in giro che, secondo alcuni, il disco uscì
quando il gruppo era già sciolto per la presenza
di contratti già firmati... Questo darebbe già
un'idea nitida della situazione.
Nonostante qualche momento
senza gloria ("Two boys" e l'esagerata "Fog
in my Mind") il disco raggiunge nel complesso una
certa sufficienza: di certo ben lontano dai momenti
gloriosi della band. |
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Track list:
- Il Castello dell'Es
- Landscape of Life
- Two boys
- Fog in my Mind
- Promised land
- Fiume/Somehow, somewhere, sometime
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Formazione: |
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- Elio D'Anna: Flauto/Sax
- Lino Vairetti: Voce/Chitarra/Armonica/Tastiere
- Danilo Rustici: Chitarra
- Lello Brandi: Basso
- Massimo Guarino: Batteria/Percussioni
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