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[Recensione 1/2]
Dalla rottura del gruppo degli Osanna nacquero
due formazioni: i Città Frontale e
questi Uno.
Ecco quindi l'occasione per Rustici e D'Anna per proporre un lavoro che cerca
di staccarsi dalla via precedentemente percorsa anche se non mancano flauti e situazioni che fanno
involontariamente
tornare alla mente "certe" atmosfere.  
Questo è un disco che, secondo me, aveva l'obbligo implicito di dimostrare qualcosa
agli ascoltatori ma soprattutto agli stessi autori, che avevano fino a quel momento
maggiormente
dipeso dalle scelte compositive di Vairetti e Guarino. L'intento
è parzialmente raggiunto e bisogna dire che (sicuramente)
ci sono dei momenti
molto validi, ma nella visione generale in disco non presenta grandi novità
ideologiche sia nella sfera musicale che dei testi.  
Non ci sono tracce che prevaricano le altre...forse "I Cani e La Volpe"
che risulta la migliore, visto l'inizio di "Uomo come gli altri",
"Right place" o "Goodbye Friend". Peccato per "Popular Girl"
che risulta una citazione snaturata in marcato stile anglossassone
(il richiamo ai Crimson è secondo me totale...perfino nella voce!!!).
 
Concludendo: il disco, pur non meritando di essere considerato una pietra miliare
italiana, riesce a soppravvivere agli ascolti, anche se il difetto più
marcato è il precario bagaglio di esperienza compositiva dei tre elementi, in quanto
talune parti risultano povere e spoglie, cosa dovuta al fatto che anche buone
idee non sono state sfruttate appieno.
 
Consigliato ai fan degli Osanna.
[Recensione 2/2]
Commento di Luca Martini
Dalle ceneri degli Osanna (Elio D'Anna e Danilo Rustici) e da una costola degli Helza Poppin (Enzo Vallicelli) prende vita questo gruppo nato quasi per scommessa, per sfidare la pochezza di mezzi messi a disposizione dalle case discografiche italiane. Il gruppo, infatti, si recò in Inghilterra per registrare il lavoro, precisamente nei mitici Trident Studios. Quello che ne esce è un disco gradevole, ben suonato, abbastanza complesso come struttura, difficilmente ripetibile dal vivo, motivo per il quale il lavoro non ebbe alcun successo di pubblico.
Il disco contiene quattro brani cantati in inglese e tre in italiano, tra cui spicca il brano "I cani e la volpe", il pezzo migliore di tutto il disco. Lo stile del gruppo è omogeneo, non distante da quello internazionale degli Osanna di "Landscape of Life". Uscì anche una versione completamente inglese, che ebbe lo stesso inesistente risultato commerciale.
Una curiosità: in "Goodbye friend" partecipa la vocalist dei Pink Floyd Liza Strike.
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