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FAMILY

 
 
 
   Music in a doll’s house (68)  
     
 

Commento di Luca Martini
I Family rappresentano uno dei più riusciti esempi di gruppi britannici che hanno saputo unire diversi generi, dal rock psichedelico, passando per il rock blues e coniando, insieme ai King Crimson, il rock progressive.
 
Questa felice e perfetta unione si riscontra in questo disco, che è anche il lavoro di esordio, ovvero "Music in a doll’s house".
 
Attraverso 15 brani, per poco più di 35 minuti, i Family ci conducono in un viaggio meraviglioso e misterioso, fatto di sonorità nuove, ambigue ed ardite, molto avanti per l’epoca (siamo all’alba del 1968…) Il gruppo è capitanato da Roger Chapman, artista dotato di grande personalità e fornito di bella e particolare voce (potente, acuta ed estesa, e caratterizzata da uno stretto vibrato, quasi "caprino"), nonché ottimo sassofonista.
 
L’opera ricorda per alcuni aspetti i primi Genesis, per altri (soprattutto nei testi caustici e nelle atmosfere tardo-barocche) il migliore Frank Zappa. Si respira un clima classicheggiante in diversi pezzi, tra cui, ricordiamo "The Mellowing Grey", composta ed eseguita per trio d'archi ed un mellotron sinfonico, ed il brano "The Chase" eseguito con trombe rinascimentali e cori incredibilmente perfetti, con un violino solita e un organetto che ricorda quelli di Barberia cantati dai poeti scapigliati.
 
Il disco è, in breve, un prodigioso susseguirsi di brani perfetti, pirotecnici, eseguiti da grandissimi musicisti dal virtuosismo tecnico indiscusso, attraverso gli stili più disparati e contrapposti.
 
A parere di chi scrive, però, il brano più sconvolgente e grandioso è "The voyage", scritto n uno stile allucinato e duro, quasi spaziale ed estremo, ricco di dissonanze e ardite parabole musicali, con il cantante che ricorda, nell’esecuzione, il miglior Peter Gabriel.
 
Tutto sommato, bisogna dirlo, un disco non facile da digerire, ma che, ascoltato attentamente, e a più riprese, non potrà che appagare gli amanti del rock progressive, curiosi di scoprire le vere origini di questa indimenticabile musica.

 

 Track list:

  1. Chase
  2. Mellowing grey
  3. Never like this
  4. Me my friend
  5. Hey Mr Policeman
  6. See through windows
  7. Variation on a theme of Hey Mr Policeman
  8. Winter
  9. Old songs new songs
  10. Variation on a theme of The Breeze
  11. Variation on a theme of Me My Friend
  12. Peace of mind
  13. Voyage
  14. Breeze
  15. Three times time

 

TOP 


   A song for me (70)  
     
 

Commento di Gioser345
I Family, nonostante gli scarsi riscontri in termini di vendite, furono certamente una delle migliori band degli anni ’60 e ’70, autori di grandi capolavori come “Music in a Doll’s House” e “Family Entertainment”, ed inventori di un peculiare stile che si districava fra la psichedelica più sofisticata, la elegante canzone d’autore e ampi richiami al progressive.
Ma nell’aprile 1969 i Family furono costretti a subire l’abbandono del valente violinista e abile bassista Ric Grech, che aderì al fallimentare progetto Blind Faith: un gruppo di ispirazioni rock blues e contaminazioni psichedeliche composto dagli ex Cream Eric Clapton, recidivo ed impenitente chitarrista fondatore di molti super gruppi (Powerhouse, Cream, Blind Faith, Derek & the Dominos), Ginger Baker, batterista di indubbie qualità, Stevie Winwood, eclettico polistrumentista e cantante degli ottimi Traffic e il già citato Ric Grech. Nonostante le molte aspettative l’esperimento Blind Faith si esaurì in pochi mesi e in un unico, scialbo e mediocre album, l’omonimo “Blind Faith”. Dopo lo scioglimento del gruppo Ric Grech proseguì la sua attività musicale, prima assieme ai Ginger Baker Airforce, poi nei Traffic della prima rifondazione.
Nello stesso anno, a sei mesi di distanza da quella di Grech, i Family dovettero inoltre affrontare, per gravi problemi di tossicodipendenza, anche la defezione del sassofonista Jim King, patendo così l’assenza di un altro dei membri fondatori.
Ma i due leader, il cantante Roger Chapman e il chitarrista John Whitney, non si arresero e arruolarono John Weider, polistrumentista che si disimpegnava al basso, alla seconda chitarra e al violino, e John Palmer, altro eclettico musicista che si occupava del vibrofono, delle tastiere e del flauto, da affiancare al batterista Rob Townsend. La rinnovata formazione iniziò così la lavorazione del nuovo album, “A Song for me”, pubblicato l’anno successivo, il 1970.
Nel complesso l’opera è in sé abbastanza fluida e godibile, ma certamente non eccelsa e meno ispirata dei due precedenti “Music in a Doll’s House” e “Family Entertainment”, anche se annovera al suo interno ottimi brani come “Drowned in Wine”, “Stop for the Traffic - Through the Heart of me”, “Wheels” e “No Mule’s Fool”. Vari passaggi dell’album , fra cui l’omonima a “Song for Me”, appaiono un po’ confusi o perlomeno poco rappresentativi della perfezioni stilistica peculiare dei Family.
Una battuta d’arresto? Sicuramente no, solo un discreto album di transizione che si frappone dopo due capolavori inaridendo un po’ i bagliori psichedelici, ma sopratutto progressivi, del gruppo prima di un altro grande album come “Anyway” in cui Whitney ribadirà il suo grande genio creativo.
L’album è avviato dalla mordace e sferzante “Drowned in Wine”, forse la più riuscita canzone di tutta la rassegna, seguono poi la leggiadra “Some Poor Soul”, la tagliente e spigolosa “Love is a Sleeper”, la bella ma semplice “Stop for the Traffic - Through the Heart of me”, la sofisticata e bizzosa “Wheels”, l’ordinata “Song for Sinking Lovers”, impostata dal banjo di Whitney e dal violino di Weider, l’inframmezzo dalle tonalità blues “Hey-let it Rock”, la divertente “The Cat and the Rat”, la strumentale “93’s ok J”, la più hard “A Song for Me”, l’acustica e dolce “No Mule’s Fool” e la saltellante “Rocking R’s”.
 
Album discreto e godibile, voto: 7

 

 Track list:

  1. Drowned in Wine
  2. Some Poor Soul
  3. Love Is a Sleeper
  4. Stop for the Traffic
  5. Wheels
  6. Song for Sinking Lovers
  7. Hey-Let It Rock
  8. The Cat and the Rat
  9. 93's Ok J
  10. A Song for Me
  11. No Mule's Fool
  12. Good Friend of Mine

 

 

TOP 


   Formazione più rappresentativa:  
     
 
  • Roger Chapman: lead vocals/harmonica/tenor saxophone
  • John Whitney: lead guitar/steel guitar
  • Jim King: tenor and soprano saxophone/harmonica/vocals
  • Ric Grech: bass guitar/violin/cello/vocals
  • Rob Townsend: drums/percussion

 
 
 
   Sito Ufficiale:  
  www.???.???  

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