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BLIND FAITH

 
 
 
   Blind Faith (69)  
     
 

Commento di Roberto
Tutto e il contrario di tutto. Ecco, l’ho detta, così mi sono tolto il pensiero.
 
Detto cosa? Detta l’orrida frase fatta, tanto odiata da chi abbia un minimo di "voglia di bella scrittura", perché, si dice, ricorre alla frase fatta chi non ha nulla di proprio da proporre nell’esprimere un concetto. Ma qui la frase fatta mi sembra ben centrata, perché “ tutto e il contrario di tutto “ è il giudizio che accompagna, fin dalla loro nascita, i BLIND FAITH, il loro unico album ed i tour della loro brevissima vita.
 
Navigando in rete, e leggendo pubblicazioni dove ci si occupa di musica ho trovato tra l’altro :

  • La grande truffa del Rock 'n' Roll ( ma non erano i SEX PISTOLS, che io continuo ad apprezzare tantissimo e che hanno lasciato un segno comunque pesante nel panorama musicale e non solo, di certo un segno più marcato dei BLIND FAITH ? )
  • Uno dei più volgari circhi rock di tutti i tempi (il riferimento è ai tour)
  • Disco incerto e svagato
  • Fuoco fatuo
  • Brutto disco

Ed anche fra le righe di una recensione del nostro sito il giudizio è tutt’altro che lusinghiero. Ma c’ è pure chi li definisce "troppo belli per essere veri" piuttosto che "il supergruppo dei supergruppi".
Per me sono stati, e restano, la più meravigliosa meteora che c’è stata donata.
 
Dei BLINDH FAITH mi sono innamorato subito, era il 1969 e lo giudicai il più bel disco mai ascoltato. Sono passati 38 anni !!! migliaia di album, gruppi e artisti, ma il mio giudizio rimane il medesimo. Mai prima di loro e mai dopo di loro qualcuno mi ha dato la stessa somma di emozioni.
 
Certo, ci sono album migliori da un punto di vista tecnico, emotivo, sociale o quant’ altro ma, sto naturalmente parlando per me, i BLIND FAITH mi hanno dato quel qualcosa in più che ha fatto scattare il “ colpo di fulmine “.
 
I BLIND FAITH nascono e muoiono nel 1969, forse per volere di ERIC CLAPTON che dopo i CREAM è alla ricerca del suo GODOT, mai trovato. Con lui l’altro compagno d’avventura nei CREAM, GINGER BAKER, poi RICK GRECH proveniente dai FAMILY e STEVE WINWOOD ex TRAFFIC e SPENCER DAVIS GROUP. Ho lasciato volutamente per ultimo WINWOOD perché la scena è stata forse più sua che di CLAPTON, suoi sono tre dei sei pezzi che compongono l’album, sua è la splendida voce. In una sorta di gerarchia dei ruoli, la copertina del disco recita “ CLAPTON/WINWOOD/BAKER/GRECH “. E secondo me CLAPTON ha abbastanza sofferto il capovolgimento dei ruoli.
 
Con i quattro va naturalmente ricordato JIMMY MILLER, il produttore, che già lo fu dei TRAFFIC e contemporaneamente ai BLIND FAITH, pure degli STONES. E che dire della copertina? All’epoca fece scandalo, tanto che le forbici della censura portarono a ritrarre i quattro musicisti sui dischi di gran parte dei mercati europei. La bellissima copertina, in seguito ripristinata, ritraeva una adolescente a mezzo busto nudo, con in mano una sorta di veicolo spaziale. Pedofilia e simbolo fallico furono le immediate accuse La ragazzina, 11 anni, dal volto tipicamente inglese, si chiamava MARIORA GOSHEN e percepì un compenso di 40 Sterline. Ed il diritto di entrare nella storia. Per dovere di cronaca da altre fonti si dice che fosse la figlia di GINGER BAKER, a me diverte più la prima versione, vale a dire il fotografo BOB SEIDEMAN che incontrò casualmente una ragazza in metropolitana, le propose la copertina, lei all’ultimo declinò l’offerta, che fu invece accettata dalla sorellina minore, appunto MARIORA.
 
Ed ora i contenuti musicali. Il brano 4, PRESENCE OF THE LORD è l‘unico scritto da CLAPTON, direi a misura della sua voglia di chitarra. Potrei ascoltarlo per ore mettendo il repeat all’infinito sul lettore MP3, piuttosto che su quello del CD cogliendo ogni volta una nuova sfumatura e trovandolo ogni volta più bello di quella precedente. L’ altro grande brano è quel SEA OF JOY scritto e cantato divinamente da WINWOOD. A ciascuno il suo, e GINGER BAKER si è cucito addosso un meraviglioso assolo di batteria in DO WHAT YOU LIKE, il brano conclusivo dell’ album. Ancora WINWOOD per il brano di apertura HARD TO CRY TODAY, bellissimo e con un grande CLAPTON alla chitarra. Scorrono forse un gradino più in basso, a mio parere assolutamente sindacabile, CAN’T FIND MI WAY HOME e WELL ALL RIGHT, ma del resto pretendere 6 capolavori su 6 era chiedere troppo. Come un po’ sottotono è il povero RICH GRECH, ma anche qui, con tre primedonne accanto…. Il suo lavoro resta in ogni caso preziosissimo, nella dinamica del gruppo.
 
Per chi fosse interessato, è uscito anche un DVD che parte dal loro esordio, il 7 Giugno 1969 in HYDE PARK davanti a 100.000 persone, 40 minuti di concerto, con la chicca di UNDER MY THUMB degli STONES.
 
Un disco non certamente PROG, anche se ogni tanto ne emerge qualche richiamo, come richiami evidenti, e come non poteva essere altrimenti, a CREAM e TRAFFIC.
 
Un lavoro di rara bellezza. Procuratevelo!!!

 

 Track list:

  1. Had cry today
  2. Can't find my way home
  3. Well all right
  4. Presence of the lord
  5. Sea of joy
  6. Do what you like

 

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   Formazione:  
     
 
  • Eric Clapton: Chitarra/Voce
  • Steve Winwood: Tastiere/Voce
  • Ginger Baker: Percussioni
  • Rick Grech: Basso

 
 
 
   Sito Ufficiale:  
  ???.???  

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