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Ottimo disco frutto dell'incontro di due musicisti: Paolo Rustichelli
all'Hammond, Mellotron, Piano e Voce; e Carlo Bordini alla batteria,
che ritroveremo poi nei "Cherry Five".
I due elementi non fanno rimpiangere la mancanza di altri strumentisti
in quanto riescono a proporre atmosfere sempre piene grazie alla multipla
sovraincisione di tastiere, usate qui anche per i bassi.
Il disco ha un'impronta nettamente strumentale ma non mancano momenti cantati
dove, francamente, Rustichelli non riesce ad esprimersi al meglio, regalando una voce
spesso urlata e ripetitiva che arriva ad essere accettabile in "Dolce Sorella"
ed in pochi altri momenti.
Per il resto, il disco è molto buono in quanto la parte strumentale è
varia, con ottimi stralci sinfonici e altrettanti spunti jazzati,
mirabilmente sprigionati da potentissimi Hammond e sognanti pianoforti.
Le tracce migliori sono "Natività", "Dolce sorella", "Un cane" e "Cammellandia".
Non va assolutamente sottovalutato in quanto, pur contenendo piccoli richiami
ad altri gruppi ed artisti (con un Hammond così dove può portare il pensiero ???),
il disco è estremamente valido, curato ed originale.
Se non fosse per la voce e per quel pessimo effetto eco stereo...
Consigliato. |
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