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Commento di Serena
Tra gli antesignani della scena progressive mondiale, i Quatermass hanno
massicciamente influenzato anche la scena italiana. Il merito è sicuramente
del loro stile molto originale (niente chitarra!), in alcuni casi ruvido, in
altri sopraffino. E' un trio derivante dall'ultima formazione degli Episode
Six (Gillian e Glover erano già passati ai Deep Purple), che pubblicò un
solo album nel 1970 con la Harvest. I Quatermass non solo ebbero quindi la
stessa etichetta dei Pink Floyd, ma anche la copertina dell'album firmata
"Hipgnosis". L'omonimo album si apre e si chiude con due parentesi
strumentali: "Entropy", hambient organistico nella prima parte, addolcito da
archi ed una voce femminile nella seconda. "Black sheep of the family"
rappresenta invece un dinamico impatto con l'hard rock e, tra l'altro, è la
canzone preferita di Ritchie Blackmore, che ne fece una cover. "Post war
saturday echo" è forse il brano che ha ispirato maggiormente gli artisti
italiani : le Orme, per esempio, hanno dichiarato di essere stati molto
influenzati dai Quatermass. Ascoltando questo brano, infatti, la prima cosa
che viene in mente è "Collage" (camuffato poi, ahinoi dai Radiorama in
"Aliens"). La voce filtrata dà quel tocco di classe, malinconica quanto
basta. "Good lord knows" è un brano tra il barocco ed il pastorale,
rafforzato con orchestra. "Up on the ground" si districa in una sorta di jam
session, cadenzata e potente, che inizia e termina con un bel riff, per
morire poi in sonorità cupe. "Gemini" e "Make up the mind" sono state
scritte dall'amico chitarrista Steve Hammond. Dal rock'n'roll della prima,
si prosegue verso i passaggi vocali della seconda, che ha un sottofondo un
po' torvo, che si evolve angosciosamente, saturo di Hammond e synth.
"Laughin' tackle" è, a detta di molti, il vero capolavoro. Inaugurato da un
torbido riff di basso, riprende sempre i toni jam con Hammond, piano
elettrico e acustico, Moog, il tutto accompagnato da un'orchestra di trenta
archi, per concludersi con assolo di batteria, riff di basso,
improvvisazioni jazz con piano elettrico e finale da orchestra (sicuramente
a tratti Pink Floyd).
Nel 1971 le cose non vanno bene: il pubblico rimane freddo e poco
interessato a queste sperimentazioni d'avanguardia e le copie dell'album
vendute non sono molte (ad eccezione di quelle vendute in Giappone). Il
gruppo decide allora di sciogliersi.
L'album fu ristampato nel 1996 dall'etichetta tedesca Repertoire e poi dalla
Comet. Vi furono aggiunti due brani "One blind me" e "Punting", pubblicati
in precedenza solo come 45 giri.
Underwood, insieme ad altri musicisti, ci riprova nel 1997 con i Quatermass
II, generando un album di fattura mediocre intitolato "Long Road".
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