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PENTAGLE

 
 
 
   Basket of light (69)  
     
 

Commento di Nicola Martini
Quando la musica folk revival britannica si fonde con il progressive rock più fine saltano fuori i Pentangle.
 
Il nome del gruppo deriva dal simbolo che li rappresentava, ovvero un pentagono, con ad ogni lato uno dei cinque componenti il grippo. Un simbolo semplice e magico, come la loro musica ipnotica. La formazione faceva perno su dei due virtuosi della chitarra, Bert Jansch e John Renbourn, più folk il primo, maggiormente blues il secondo, e veniva completata da una ritmica formidabile, con solide basi jazz, composta da Danny Thomson al basso e da Terry Cox alle percussioni. Il tocco di classe era dato da Jacqui Mc Shee, una elegantissima voce.
 
Che dire del disco? Un capolavoro. A cominciare dalla celebre ballata di apertura, utilizzata come sigla televisiva, e composta con un tempo pluricomposto: 5/8 e 7/8 con un 6/4 nella parte centrale.
 
Incantevole “Springtime Promises”, magica “Hunting Song”, da pelle d’oca il blues lento di "Train Song", ipnotica “Lyke-Wake Dirge”. Atmosfere uniche, suono perfetto, cori accurate, parti solistiche raffinate, commistione di stili geniale.
 
Che altro aggiungere? Ascoltatelo, ascoltatelo, ascoltatelo….

 

 Track list:

  1. Light Flight
  2. Once I Had A Sweetheart
  3. Springtime Promises
  4. Lyke-Wake Dirge
  5. Train Song
  6. Hunting Song
  7. Sally Go Round The Roses
  8. The Cuckoo
  9. House Carpenter
  10. Sally Go Round The Roses (Alt. Vers.)
  11. Sally Go Round The Roses (Alt. Vers.)
  12. Cold Mountain (BSide single)
  13. I Saw An Angel (Bside single)

 

TOP 


   Formazione:  
     
 
  • Bert Jansch: guitar, banjo vocals
  • John Renbourn:guitars, sitar, vocals
  • Jacqui Mc Shee: vocals
  • Danny Thomson: double bass
  • Terry Cox: drums, percussion, glockenspiel, vocals


 
 
 
   Sito Ufficiale:  
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