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Altro bel disco consigliato
agli amanti del primo progressive italiano! Quando dico
primo intendo proprio le prime esperienze ed apparizioni
in questo genere! Tenendo conto l'anno del disco (71)
si può dire che, insieme a Caronte dei Trip
e a Collage delle Orme,
è sicuramente uno dei precursori della grande espansione
del genere, cosa che ha fatto guardare al nostro paese
con invidia anche gli stati musicalmente da sempre più
affermati come, ad esempio, l'Inghilterra.
Detto questo bisogna quindi giustificare certe imprecisioni
e pesantezze all'interno del disco che comunque non
ne pregiudicano il valore!
Belle "Un re senza reame", "Un uomo" e "Scacco al re
Lot" con un accenno anche all'inno nazionale di Mameli.
Assolutamente da sentire "Il vento, la luna e pulcini
blu".
Consigliato.
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