Per essere un disco
del 1973 non si può dire che questo lavoro degli
Odissea sia eccessivamente interessante
dal punto di vista del progressive originale: il genere
è al massimo splendore e il gruppo non riesce
a proporre un'unica idea per tutta la durata del vinile...
Notiamo che nell'intelligente
utilizzo di tastiere e chitarre, brilla il cantato di
Roberto Zola che riesce ad imporsi
sulla scena con una voce forse a volte troppo teatrale
ma nel complesso molto valida.
I punti più interessanti
sono questi. "Unione" è una buona canzone
anche se alcuni passaggi alla The Who
sono chiaramente manifesto di farina del sacco altrui.
"Crisalide" e "Giochi Nuovi Carte Nuove",
la traccia migliore, raccolgono tutti quelli che sono
i canoni progressivi in voga al momento. "Domanda"
rappresenta l'apice per quanto riguarda i testi: se
in alcune tracce vengono trattati temi anche leggeri,
qui troviamo un serio proponimento nel rispondere ai
quesiti semplici ma allo stesso tempo insormontabili
posti da un bambino. Sorprendente la soluzione finale:
"giallo è il grano e il mare è blu",
tutto è davanti ai tuoi occhi e riposto dentro
te!
Concludendo, pur essendo
un disco ascoltabile e in certi punti ben costruito,
non riesce a rimanere sulle proprie gambe in quanto
a idee di base, quasi sempre dovute ad altri artisti
e canoni già prestampati. Un vero peccato... |