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Double
Exposure: The Empusa - Soft Songs Collection (1998) |
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Chiunque, lo sappiamo,
ha proprie idee e convinzioni, e, anche se sbagliate,
può essere pronto a difenderle a spada tratta. Io sono
pienamente convinto e difendo la mia idea che lo scisma
tra Gianni Nocenzi e il Banco
del Mutuo Soccorso avvenne per la rotta evidentemente
troppo commerciale tenuta dal gruppo in "QUEI" ultimi
dischi. E così uno dei maggiori pionieri del pianoforte
trovò il contatto discografico, riuscendo a portare
sul mercato nel 1988 un primo disco intitolato "Empusa".
Dopo cinque anni, nel 1993, arrivò "Soft
Songs", secondo e per ora ultimo elemento originale
dell'artista. Quello di cui parliamo in questa pagina
è un'uscita del 1998 intitolata "Double Exposure"
che raccoglie entrambi i lavori.
 
Parto subito dicendo che accostandoci a questo doppio
disco verremo accompagnati dalla fatica e dalla ricerca.
Queste saranno presenti non solo al momento dell'ascolto
(come vedremo tra qualche riga), ma fin da quando si
dovranno girare mille negozi di dischi per trovare l'agoniata
versione CD. Ricordo ancora con stupore quando mi presentai
in un Virgin Store (il disco è stampato dalla Virgin...)
e il commesso accolse la mia richiesta con una risata
dicendo che il disco non era presente e non sarebbe
stato ristampato (...): in quel momento comprese però
di aver perso anche un fidato cliente! A chi sceglierà
la via dell'acquisto separato dei due lavori, posso
dire che "Empusa" si trova senza difficoltà in versione
vinile nelle varie mostre del disco da collezione. "Soft
Songs" un po' meno... |
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Entriamo quindi nel
mondo di "Double Exposure" parlando del primo disco
"Empusa". Se veramente, come penso,
Nocenzi abbandonò il Banco per la vena troppo commerciale,
deve aver accumulato in quel periodo un bel po' di stress
da canzonetta visto che nel momento in cui si trova
in balia unicamente di sé stesso, confeziona un prodotto
altamente dissonante e di ricerca estrema. Troviamo
momenti di vario stampo: ambient, new-age, progressive
spinto e d'atmosfera. Il tutto dovuto unicamente alle
sue due mani visto che egli suona tutti gli strumenti
e si incarica pure delle programmazioni. L'ascolto non
è certo facile visto che le forzature e le dissonanze
sono a livelli da record: basta ascoltare la parte di
pianoforte nell'ultima traccia "Como Dos Trenes..."
per rendersi conto della difficoltà di questo lavoro.
Se si riesce comunque a trovarne un motivo di interesse
e di fascino, lo si può provare per qualche istante
abbondantemente inferiore a quanto propinato in tutta
la durata del disco. Non che non vi sia merito nelle
note sia chiaro, ma si riesce ad avvicinarsi alla lunghezza
d'onda del lavoro dopo ascolti ripetuti e molto attenti.
Questo ne fa un'opera di nicchia, anche se meritevole.
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- L'occhio, la Luna e il Lupo, nell'imbuto Cosmico
- Dance of a Bottle
- Voodoo Bolero
- Como dos Trenes que se Cruzan en la Noche
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Passano cinque anni
da "Empusa" e il ritorno discografico di Gianni è segnato
da una ricerca maggiore della melodia e dell'atmosfera
a dispetto delle forzature e delle dissonanze precedenti.
Si riesce finalmente ad assaporare uno scorewriting
"alla Nocenzi" con ottimi spunti. Il titolo Soft
Songs è già un monito: ci si attesta in contesto
più soft, più morbido e vellutato anche se non mancano
dei momenti sperimentali veramente interessanti. Altra
novità la presenza di parti cantate con la collaborazione
di Andrea Parodi, Sarah Jane Morris e Sonny Southon.
Gianni torna anche al proprio strumento
proponendo alcuni parti al pianoforte da paura; una
su tutte la superlativa "Song of Myself" (il titolo
è già una spiegazione secondo me...): il passaggio presente
al minuto 1.40 è la chiara testimonianza del tipico
stile di Gianni, inconfondibile ed inimitabile. Altra
chicca imperdibile del disco è "Mintoi": l'intreccio
iniziale dei flauti riporta la mente ai tempi di Garofano
Rosso, avvolgendo poi l'attenzione con la seguente
e preziosa melodia.
 
"Empusa" è un masterpiece per gli amanti della musica
sperimentale mentre "Soft Songs" è un disco più accessibile
e delicato: speriamo abbiamo presto un seguito. |
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- Al Principio dell'Arcobaleno P. I
- 47th Dawning
- Song Of Myself
- All of you is Shining
- Mintoi
- Al Principio dell'Arcobaleno P. II
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