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MUSEO ROSENBACH

 
 
 
   Zarathustra (73)  
     
 

Il segreto di questo grande disco sta, secondo me, nel perfetto equilibrio presente sia tra le parti cantate e strumentali, sia tra gli strumenti stessi. Tranne in qualche caso, la chitarra ha vissuto il rock progressivo come strumento secondario e spesso utilizzato per qualche apparizione, magari acustica. Qui la si sente al pari anzi quasi in competizione con le varie tastiere ed il risultato č incredibile. Merogno infatti, con estrema maestria, riesce ad essere sempre presente sulla scena, sia come pignolo rifinitore sia come estremo distruttore con pennate che hanno l'effetto di colpi di martello sulla testa dell'ascoltatore. Anche il resto del gruppo comunque č di primo ordine a partire da Lupo Galifi e Pit Corradi.
Circa le canzoni, se del secondo lato, leggermente inferiore, cito "Della natura", del primo non posso che osannare la grandiosa "Zarathustra": divisa in pił parti presenta la potentissima "L'ultimo uomo", l'ipnotica "Il re di ieri" , la tirata "Al di lą del bene e del male" con l'Hammond sempre padrone della scena, "Superuomo" con una prima parte cantata e un lungo seguito strumentale che a volte ricorda lontanamente lo stile Metamorfosi e l'ultima "Il tempo delle clessidre" con la ripresa del bellissimo tema de "L'ultimo uomo". Ai tempi subģ una censura dai vari organi di diffusione che ingiustamente accusarono il gruppo di fare propaganda fascista in quanto sul collage della copertina compare un busto di Mussolini su sfondo completamente nero...
E' uscita da poco una ristampa della BMG che ripropone in CD il formato identico a quello del vinile anche se perņ non permette di leggere in maniera agevole i testi ed il contenuto interno.
Ecco nasce in me vivo il superuomo !!!!!!!!!!
Uno dei migliori dischi del rock progressivo italiano !!!
CONSIGLIATO.

 

 Track list:

  1. Zarathustra ( L' ultimo uomo / Il re di ieri / Al di lą del bene e del male / Superuomo / Il tempo delle clessidre)
  2. Degli uomini
  3. Della natura
  4. Dell'eterno ritorno

 

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   Rare and Unreleased (92)  
     
 

Disco che raccoglie vario materiale. Si comincia con il provino che il gruppo sostenne presso gli studi della Ricordi prima del contratto discografico. Sostanzialmente sono le canzoni del disco "Zarathustra" anche se leggermente variate nei testi e in qualche passaggio e arrangiamento. Una delle cose pił interessanti č l'inizio di pianoforte de "L'ultimo uomo". Si continua poi con materiale inedito: "Look to yourself" e "Shadows of grief" degli Uriah Heep, uno stralcio di "Valentyne Suite" dei Colosseum e "With a little help from my friends" dei Beatles in versione Joe Cocker (chissą perchč spesso preferita da molti artisti (vedi,ad esempio, anche i Toto) alla stupenda versione originale...). La pecca di questa seconda parte, che contiene anche "Dopo" e "Dell'eterno ritorno", sta nella qualitą di registrazione abbastanza scarsa.
Sono presenti anche Walter Franco alla voce e Leonardo Lagorio dei Celeste al Flauto e Sax.
Lo consiglio ai fanatici di "Zarathustra".

 

 Track list:

  1. Zarathustra
  2. Degli uomini (Strumentale)
  3. Della natura (Strumentale)
  4. Dell'eterno ritorno (Strumentale)
  5. Dopo
  6. Look for yourself
  7. With a little help from my friends
  8. Shadows of grief
  9. Valentyne suite
  10. Dopo
  11. Dell'eterno ritorno

 

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   Formazione:  
     
 
  • Alberto Moreno: Basso
  • Giancarlo Golzi: Batteria/Voci
  • Enzo Merogno: Chitarra/Voci
  • Pit Corradi: Mellotron/Hammond/Piano
  • Stefano Lupo Galifi: Voce

 
 
 
   Sito Ufficiale:  
  www.museo.it  

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