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MARILLION

 
 
 
   Script for a jester's tear (83)  
     
 

Commento di Giorgio
Il filone è quello Genesis, nessun dubbio, forse quasi una condanna per un gruppo che già da questo album d'esordio ha comunque dimostrato di voler fare le cose in grande. La chitarra di Rothery già si fa notare per gli arpeggi che contraddistingueranno il sound del gruppo, Fish scalda la voce e fa intuire le sue capacità; solo la batteria di Mick Pointer rende un pò pesante e spigoloso il suono. Da segnalare Script for a jester's tear, He knows you know e Forgotten sons. Forse non un capolavoro, ma molto più che prove tecniche.

 

 Track list:

  1. Script for a Jester's tear
  2. He knows you know
  3. The web
  4. Garden party
  5. Chelsea monday
  6. Forgotten sons

 

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   Fugazi (84)  
     
 

Commento di Giorgio
Nonostante l'inserimento di Ian Mosley alla batteria in sostituzione di Pointer, la musica non cambia di molto. Fugazi è la continuazione naturale di Script...; un'altra hit ("Assassing") apre l'album, la travolgente "Punch & Judy" mette in risalto le tastiere di Kelly, poi ancora brani estesi, marce e tutto quanto fa prog conducono alla gradevolissima suite "Fugazi" che chiude l'album. In attesa del cambiamento.

 

 Track list:

  1. Assassing
  2. Punch & Judy
  3. Jigsaw
  4. Emerald lies
  5. She cameleon
  6. Incubus
  7. Fugazi

 

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   Misplaced Childhood (85)  
     
 

Commento di Giorgio
Il primo vero concept album del gruppo; i brani scorrono fluidi e senza pause e le trovate non mancano. Il suono si fa più scorrevole rispetto al passato grazie soprattutto a Mosley. La bellissima "Kayleigh", singolo di successo, fa da traino e l'atmosfera che pervade l'album è notevole, grazie anche ai testi incentrati sui ricordi d'infanzia.
La maturità artistica è raggiunta.

 

 Track list:

  1. Pseudo Silk Kimono
  2. Kayleigh
  3. Lavender
  4. Bitter Suite/Brief Encounter/Lost Weekend...
  5. Heart of Lothian/Wide Boy/Curtain Call
  6. Waterhole [Expresso Bongo]
  7. Lords of the Backstage
  8. Blind Curve/Vocal Under a Bloodkight...
  9. White Feather

 

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   Clutching at straws (87)  
     
 

Commento di Giorgio
Ancora un disco ad alti livelli; l'incontenibile "Incommunicado" e la dolcissima e splendida "Sugar mice" sono due esempi del momento di grande ispirazione del gruppo. Poi arriva l'abbandono di Fish ed ancora una volta un parallelo con la storia dei Genesis è d'obbligo; i Marillion senza Fish sono come i Genesis senza Gabriel: pur capaci di sfornare buoni prodotti non riescono proprio a non farci rimpiangere il passato. Peccato.

 

 Track list:

  1. Hotel Hobbies
  2. Warm Wet Circles
  3. That Time of the Night (The Short Straw)
  4. Going Under
  5. Just for the Record
  6. White Russian
  7. Incommunicado
  8. Torch Song
  9. Slainte Mhath
  10. Sugar Mice
  11. The Last Straw: Happy Ending

 

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   Formazione più rappresentativa:  
     
 
  • Fish: Voce
  • Mick Pointer: Batteria/Percussioni
  • Steve Rothery: Chitarra
  • Mark Kelly: Tastiere
  • Pete Trewavas: Basso

 
 
 
   Sito Ufficiale:  
  www.marillion.co.uk  

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