Il motivo che mi ha
spinto ad inserire questo disco in questa piccola lista
progressiva è stato non tanto l'appartenenza di questo
lavoro al genere, ma l'amarezza e la delusione nel non
vedere mai citato, in altri siti e riviste, questo gruppo,
che ritengo la migliore risposta italiana a Simon
and Garfunkel.
Va da se quindi che
le atmosfere si assestino sempre su toni leggeri, predominati
dalle voci e dalle chitarre acustiche dei due componenti,
anche se non mancano vari inserimenti di altri strumenti
tra cui spiccano le apparizioni delle varie strings,
sempre pacate e mai sopra le righe.
Ottime "Un ubriaco",
"Il matto" e l'originale inizio di "Checco e Massimo".
Un disco leggero ma valido...
ottimo per un ascolto occasionale... che non merita
di finire nel dimenticatoio collettivo. |