Agli amanti del progressive
di casa nostra basta vedere la data di uscita di un
disco per poter già pensare dove le tracce andranno
a parare... Così alla vista di un 1977 (millenovecentosettantasette
!) saremmo tutti tentati di accostarci al lavoro "Forse
le lucciole non si amano più" dei
Locanda delle Fate con non poca diffidenza.
Ovvimente chi entra sulla lunghezza d'onda del contesto
non può che cercare tra le note del disco un
taglio originale o, almeno, un qualcosa di nuovo. Bene
ciò che brilla in queste sette tracce è
la perfetta sinergia tra i vari strumenti, soprattutto
tra pianoforte e clavicembalo.
Le tracce migliori sono
"A volte un istante di quiete" con una buona
alternanza di pianoforte e chitarra, "Forse le
lucciole non si amano più" con la melodia
sublimemente sottolineata dal pianoforte, il tirato
inizio di "Sogno di estunno" e "Non chiudere
a chiave le stelle."
Onestamente non è
uno dei miei dischi preferiti, forse per lo stile proprio
del gruppo o quel taglio leggermente cantautorale che
sento tra le note, dovuto (ne sono sicuro) al pesante
fardello dell'anno di produzione. Una nota altamente
positiva è la buonissima qualità di registrazione.
Non deve essere un disco da scartare... |