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Progressive and Underground

Commento di Alessandro
Il libro è stato pubblicato nel 2003, quindi recente. E' caratterizzato da una veste grafica accattivante; in copertina campeggia il "mascherone" da tragedia greca che appare sulla copertina del primo album dei King Crimson, che è l'icona più famosa del prog.
 
L'interno, preceduto da una esauriente e precisa introduzione storica, si suddivide in tre sezioni: la prima riguarda i gruppi famosi (Genesis, King Crimson, Pink Floyd, ecc...), la seconda è relativa ai gruppi minori, ma solo per popolarità , non per bravura, la terza è dedicata invece ai gruppi italiani famosi e non. Le ultime due sono le sezioni a me più care, perché mi hanno fatto conoscere un sottobosco di artisti ispiratissimi, che per varie ragioni non hanno ottenuto il successo che meritavano. Alcuni nomi: nomi: Henry Cow, Comus, Pavlov's Dog tra gli stranieri, Museo Rosenbach, Reale Accademia di Musica, Picchio dal Pozzo tra gli italiani. Questi ultimi, spesso penalizzati dalla breve durata e dalla lingua, poco conosciuta all'estero.
 
Consiglio questo testo sia ai conoscitori ed amanti del progressive, perché vi troveranno informazioni di cui forse erano all'oscuro, sia ai neofiti perché fornirà loro l'occasione di avvicinarsi ad un universo musicale colto, creativo e lontano anni luce dall'odierna spazzatura musicale usa e getta. Da segnalare in fine lo stile di scrittura molto divulgativo e colloquiale dell'autore che rende la lettura molto piacevole e scorrevole, il ricco materiale fotografico, e il prezzo contenuto (€ 14,90). Che altro aggiungere? Buona lettura!

 



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