Secondo disco di questo
gruppo, ufficiale esecutore delle musiche del disco
"Anima Latina" di Lucio Battisti (non a caso è stampato
dalla NumeroUno e il testo di "Essere" è firmato da
Mogol).
Il sound è un incredibile
incrocio tra progressive, jazz e fusion con sonorità
raramente complesse ma mai banali. Onestamente sono
rimasto molto colpito: il suono è sempre ricco e bello
pieno: l'imponente uso di Fender Rhodes, Synth/Strings
e chitarre filtrate con effetti strani (contando la
presenza di Alberto
Radius e Vince Tempera...) ne rendono piacevolissimo
l'ascolto. Unica canzone cantata è, come detto sopra,
"Essere" con la caratteristica di una voce filtrata
e piena di effetti, a volte però sovrastata dal resto
degli strumenti con conseguente difficoltà nella comprensione
delle parole. Anche in "Gente in amore" e in "Canto
di lavoro" è presente una sospirata vocalità che accentua
il contesto musicale.
Bella la batteria (sicuramente una delle cose più interessanti
del disco) che a volte ricorda il furioso Chirico
anche se molto meno assillante sul rullante e molto
più enfatizzata sui piatti. Il grande Gianni Dall'Aglio
sotterra infatti lo stile quasi anonimo da passato Ribelle
(ex I Ribelli) e propone uno standard nuovo, vario ed
originale, e che sarà riconoscibile già ad un primo
ascolto (scrivo qui pensando anche ai grandiosi stacchi,
di charleston in primis, in "Le tue ali" del disco di
Lavezzi).
Solo la grandissima
"Gente in amore" e "Svegliandomi con te alle 6 del mattino"
meritano l'acquisto del disco.
Purtroppo la durata è breve: 30 minuti.
Uno dei migliori dischi
della scuola italiana. Da avere assolutamente.
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