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Toccata progressiva
per il gruppo dei Giganti con questa Poesia di un
delitto che seppur disco di passaggio in questo
genere, merita di essere citato.
Da segnalare la grande formazione con presenze di illustri
ospiti, tra i quali Vince
Tempera, che darà un ottimo apporto anche a livello
di arrangiamenti, e Ares
Tavolazzi.
Il bello del disco è
la variegata proposta musicale e la notevole grinta
con cui vengono eseguiti certi brani, soprattutto negli
stralci strumentali. Altro fattore da segnalare sono
i testi: non a livelli eccelsi ma comunque validi. Il
brutto, o meglio ciò che non mi entusiasma, è che certe
narrazioni in dialetto siciliano appesantiscono non
poco l'atmosfera. Bello l'inizio della seconda parte
e l'acustica 'Tu pieno di sole, Lei bianca di sale...',
anche se più cantabile e commerciale.
Per come è impostato non si può dire che sia un disco
dall'ascolto semplice in quanto la storia si snoda in
un concept che necessita, se non altro, molta attenzione
da parte dell'ascoltatore. La proposta è comunque buona
e anche se non è uno dei miei preferiti, lo ritengo
un lavoro valido.
Se possibile consiglierei un ascolto prima del grande
passo... |
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