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Tante cose si possono dire degli italiani ma non che siano delle persone prive
di fantasie in quanto solo
nell'ambito discografico sono state messe in musica le più disparate storie,
in bilico anche tra sacro e profano. Tra i più singolari lavori va sicuramente
ricordato anche questo disco che parla di draghi, mostri e cavalieri.
Dal punto di vista musicale, i toni rimangono sempre sul piano acustico
(tanto che le apparizioni della chitarra elettrica si possono contare sulle
dita di una mano) ma con idee di base molto buone ed originali. Il tutto è
inoltre condito con ottimi interventi di flauti, moog, pianoforte e strings
di vario tipo. L'unica pecca sta in alcuni passaggi, rari per la verità,
un po' prevedibili, già dal primo ascolto. Grandiosa la lunga
"Del cavaliere Citadel e del drago della foresta di Lucanor",
il pezzo migliore, e "Siegfried (Leggenda) e (Mito)". E' difficile
proporre un paragone con altri gruppi e/o dischi acustici tipo Celeste o
il primo Pierrot Lunaire; questo è sicuramente un disco molto gustoso
e godibile, consigliato, però, a chi non cerca atmosfere elettriche e
con distorsioni in primo piano. Nella versione cd è stata inserita
anche la bonus track "Saturday il Cavaliere" cantata in inglese
che mescola lo stile acustico di "Siegfried..." ad un ritornello
orecchiabile quasi stile anni '80, con una buona ripresa
dopo un autentico carosello strumentale.
Secondo me è un disco valido |
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