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Commento di Luca Martini
D.F.A., ovvero Duty Free Area, un interessante gruppo di Sommacampagna (Verona), composto da quattro musicisti di ottima caratura, che ci dimostrano che il progressive made in Italy non è affatto defunto. Infatti, questo gruppo ha raggiunto una discreta popolarità all’estero (soprattutto in Giappone e negli Stati Uniti), mentre in Italia risulta semisconosciuto.
Quello recensito qui oggi è il loro primo lavoro, "Lavori in corso", uscito per la casa discografica "Scolopendra" (che ci ricorda lo splendido disco del 1972 del gruppo Alluminogeni) ottimo esempio di rock progressivo alla Gong e King Crimson, come hanno notato, giustamente, molti critici: atmosfere suggestive, una straordinaria chitarra elettrica, quella di Silvio Minella, e strumenti tipicamente progressive, come il Mellotron e il flauto, suonati con abilità ed ispirazione. Si avvertono anche i benefici influssi dei Gentle Giant (si ascolti, ad esempio, la lunga "Pantera").
Un bellissimo disco di esordio, a tratti complesso e cerebrale, anche se di tanto in tanto si avverte una ostinata ed inutile volontà di creare qualcosa di complicato a tutti i costi, e mai banale. Il risultato è effettivamente un disco non scontato, con ritmiche forsennate, nervoso, quasi isterico in alcuni punti, ma, per fortuna, vivo e vitale, originale e davvero interessante.
Il gruppo ha pubblicato altri due dischi, "Duty Free Area" nel 1999 ed il bellissimo "Work in progress" del 2001, registrato interamente del vivo negli Stati Uniti (nemo profeta in patria….).
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