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DELIRIUM

 
 
 
   Dolce Acqua (71)  
     
 

Il progressive sta nascendo e artefici di quel che sarà il grande successo sono anche i genovesi Delirium che esordiscono con questo primo "Dolce Acqua" album molto gradevole e ben costruito, dalle chiare venature jazz, in un contesto generalmente acustico. Mattatore del gruppo è il grande Ivano Fossati, coautore di tutte le canzoni non strumentali, flautista di indubbia qualità e cantante di grande pregio. Altro punto di forza è il piano di Ettore Vigo: sempre efficente e ben impostato.

Segnalo i momenti migliori e magari qualche curiosità interessante. In "Preludio", forse rapiti dalla chiara linea melodica, può sfuggire un metronomo in sottofondo che spazia nei due canali stereo. "Movimento I" rappresenta il vero punto d'inizio del progresive italiano, basato sul dualismo tra flauto e pianoforte, in esatta contemporanea a quanto portato avanti nella zona partenopea dagli allora esordienti Osanna. In "Johnnie Sayre" si può assaporare in maniera evidente la grande bravura di Fossati: nel primo stralcio, la drammaticità impressa nella richiesta di perdono al padre può essere una scuola ai tanti cantanti inespressivi che circolano sulla piazza, risultando un chiaro manifesto della sua indubbia personalità. Chiude "Jesahel", fuori contesto dalle altre tracce, ma motivo del grandissimo successo Sanremese con conseguente eco a livello nazionale.

Un disco nettamente acustico ma maledettamente interessante, forse non ancora maturo al punto giusto ma comunque molto valido.

 

 Track list:

  1. Preludio
  2. Movimento I
  3. Movimento II
  4. To Satchmo, bird and other unforgettable friends
  5. Sequenza I e II
  6. Johnie Sayre
  7. Favola o storia del lago di Kriss
  8. Dolce Acqua
  9. Jesahel

 

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   Lo Scemo E Il Villaggio (72)  
     
 

Commento di Luca Martini
Gruppo genovese nato nel 1970 da un precedente gruppo chiamato "I Sagittari", i Delirium vengono da subito paragonati ai Jethro Tull (paragone non da ridere…) a causa, soprattutto, dell'uso abile e sapiente di flauti, che caratterizzano questa bella musica rock-progressiva-popolare.
 
L'anno successivo si fanno notare, quali partecipanti al primo Festival d'Avanguardia e Nuove Tendenze di Viareggio, manifestazione nell'ambito della quale eseguono "Canto di Osanna". Nel 1972, poi, partecipano al festival di Sanremo, dove ottengono uno strepitoso successo con l'ormai celeberrimo brano "Jesahel".
 
Nelle vesti di leader-cantante di questo storico gruppo, troviamo il nome di un grande musicista polistrumentista italiano, Ivano Fossati, in veste di cantante-leader del gruppo, nonché di polistrumentista, purtroppo, però, soltanto nel primo album dei Delirium, ovvero "Dolce acqua", registrato nel 1971.
 
Quello che in questa sede recensiamo, è il secondo album del gruppo, lavoro registrato nel 1972, che risente di innegabili ed evidenti influenze jazz, soprattutto a causa (o grazie…) della presenza di Martin Grice, un ottimo flautista, nonché valente sassofonista. Diciamo subito che si tratta di un disco piuttosto gradevole, nel quale i punti di vertice vengono raggiunti con il brano di apertura, "Villaggio" e con "La mia pazzia", brano che sembra il naturale seguito di un altro grande successo di qualche tempo prima, ovvero "haum".
 
Un plauso, infine, alle percussioni di Peppino di Santo e al pianoforte di Ettore Vigo, grandi musicisti, e un rimpianto: non trovare più la grande maestria musicale e la personalità vocale di Ivano Fossati.
 
Un disco davvero interessante, da ascoltare e da conservare.

 

 Track list:

  1. Villaggio
  2. Tremori Antichi
  3. Gioia, Disordine, Risentimento
  4. La Mia Pazzia
  5. Sogno
  6. Dimensione Uomo
  7. Culto Disarmonico
  8. Pensiero Per Un Abbandono

 

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   Viaggio negli Arcipelaghi del Tempo (1974)  
     
 

Passano un paio d'anni da "Lo Scemo E Il Villaggio" e I Delirum tornano con il nuovo disco "Viaggio negli Arcipelaghi del Tempo", spesso noto solamente come Delirium III.

La formazione rimane immutata e questo ha già un effetto positivo sulla maturazione sonora del lavoro: lo trovo meno influenzato dagli stereotipi d'oltremanica. La nota negativa è la stessa del precedente lavoro: manca al gruppo un leader carismatico sia nel cantato che nella visione strumentale in quanto pur essendo qui proposte atmosfere generalmente migliori a "Lo Scemo e il Villaggio", non è presente una chiara ed originale linea di partitura. Sono presenti vari punti molto validi, ad esempio i soliti accenti jazz, ma anche qualche chiaro (forse troppo) ammiccamento ai primi della classe di casa nostra quali Banco e Balletto di Bronzo. Inoltre, seppur in maniera sporadica, c'è spazio anche per qualche alone di già sentito in stile Van Deer Graaf Generetor.

Ciò che risalta bene nel disco e ne esalta alcuni punti in maniera lampante è la sezione d'archi, mirabilmente diretta da Romano Farinatti. Un esempio è l'ingresso della opener "Il Dono" e "Ancora un'alba".
Purtoppo quanto detto prima circa la mancanza di un carisma personale, fa commettere al gruppo degli errori grossolani e francamente molto gravi come quella di emulare la voce di Fossati in un paio di episodi, "Dio del Silenzio" in primis: se il passato è passato, questo deve essere chiuso senza ripensamenti.

Quanto ad importanza, questo "Viaggio negli Arcipelaghi del Tempo" si deve inchinare di diritto al disco d'esordio "Dolce Acqua" per un motivo di innovazione; rispetto a "Lo Scemo e il Villaggio", pur essendo circa sullo stesso piano emotivo, io lo trovo leggermente migliore anche per una questione di maturità artistica dei componenti stessi.
Un disco buono quindi, non all'apice della produzione nazionale ma che merita comunque di essere tenuto in considerazione.

 

 Track list:

  1. Il Dono
  2. Viaggio negli Arcipelaghi del Tempo
  3. Fuga n.1
  4. Dio del Silenzio
  5. La Battaglia degli Eterni Piani
  6. Un Uomo
  7. Viaggio n. 2
  8. Ancora un'Alba

 

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   Formazione più rappresentativa:  
     
 
  • Mimmo Di Martino : Chitarra/Voce
  • Ettore Vigo : Tastiere/Voce
  • Marcello Reale : Basso/Contrabbasso/Voce
  • Peppino Di Santo : Batteria/Percussioni/Gong/Voce
  • Martin Grice : Sax/Fluato/Voce

 
 
 
   Sito Ufficiale:  
  www.idelirium.it  

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