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Speciali. Questo è l'aggettivo più
appropriato per descrivere una delle Rock Band più sottovalutate nella storia
della popular music: i CARAVAN.  
Nati nel 1968 ma già attivi come singoli musicisti, e non, dalla prima metà degli anni sessanta,
appartengono a pieno titolo alla scuola di Canterbury (Canterbury scene), una straordinaria esperienza
musicale e culturale che ha segnato un'epoca, influenzando molti artisti che di li a poco
si sarebbero affacciati sulla scena del Progressive.  
La formazione originale comprendeva: Pye Hastings chitarre e voce, Dave Sinclair
tastiere, organo, piano, Richard Sinclair basso e voce, Richard
Coughlan batteria e percussioni. Insieme incisero i primi tre album, ottenendo
sempre critiche favorevoli ma senza raggiungere il successo commerciale.  
Musicisti colti e raffinati, i Caravan sono stati i primi ad esplorare strade nuove nel mondo
del Progressive, fin dal 1968 con la pubblicazione del loro primo album ( definito il miglior
debutto musicale degli anni sessanta ) dove viene privilegiata la coralità dei suoni, esaltando,
senza ricorrere in modo esasperato a virtuosismi solistici, le doti dei singoli,
capaci di assemblare le loro idee musicali in un insieme di note e suoni del tutto
innovativi.  
L'uso del flauto associato al sassofono emerge con forza fin dal loro secondo lavoro
( If I could do it all over again I'd do it all over you ) creando
tappeti sonori eccezionali. La fusione degli strumenti a fiato con il
suono delle tastiere di David Sinclair e delle chitarre di Pye Hastings,
mai eccessive, crea una miscela esaltante, un nuovo stile.  
Nel 1971 esce In the land of grey and pink da molti considerato il loro miglior
album: con 9 feet underground una lunga suite di oltre 22 minuti viene raggiunta
la perfezione.  
Il suono si fa più potente, le tastiere e il basso danno vita ad un duello straordinario
a colpi di note: è il marchio di fabbrica dei cugini Sinclair.  
Alla fine del 1971 Dave Sinclair lascia il gruppo per seguire il progetto
Matching Mole di Robert Wyatt. Viene sostituto da Steve Miller
ed esce Waterloo Lily, composto in parte da vecchi brani mai pubblicati
in precedenza. L'album è caratterizzato da atmosfere jazz con un eccellente
fraseggio ritmico ma il risultato non è all'altezza dei lavori precedenti.  
Richard Sinclair frustrato e stanco di vedere altri gruppi di minor spessore
accrescere la propria audience grazie ai finanziamenti pubblicitari erogati
dalle case discografiche, lascia i Caravan per intraprendere nuove strade.
Lo ritroveremo qualche anno dopo impegnato insieme ai Camel di Andrew Latimer.  
Nell'Ottobre del 1972, arriva sul mercato un piccolo gioiello: The girl that
grow plump in the night, che segna il ritorno di Dave Sinclair;
la musica riacquista forza e le composizioni ritrovano il loro splendore.
Pye Hustings è al massimo; la band si allarga e arriva Geoffrey Richardson
un eccellente musicista che con la sua viola elettrica regala nuove emozioni esaltando
il suono Caravan.  
Nel 1974 escono due Live album: Caravan and the new symphonia registrato
dal vivo al Drury Lane Royal Theatre nell'ottobre 73 e il capolavoro Live at Fairfield hall
con Richard Wedgwood al basso. La qualità dei suoni, la perfetta esecuzione
dei brani uniti a magistrali arrangiamenti fanno di questo album un capitolo imperdibile
del Progressive, consigliato a chi si accosta per la prima volta ai Caravan.  
Le esecuzioni dal vivo sono il punto di forza dei Caravan: For Richard, un brano
del 1970 tratto dal secondo album e presente in Live at Fairfield, attraverso il duello
chitarra tastiere di Hastings e Sinclair, svela in tutta la sua complessione
la bellezza e la forza del Caravan sound.  
Negl'anni successivi la formazione subirà notevoli cambiamenti e vedrà la defezione
di quasi tutti i membri originali della band ad eccezione di Hastings.  
Nel 1975 esce Cunning stunts: i suoni inclinano verso il facile ascolto,
i brani sono più brevi, si strizza l'occhio al commerciale, il prodotto rimane
comunque di gran classe. L'ultima pubblicazione di inediti, una sorta di reunion album
è del 1982 con Back to Front. Seguiranno una serie di live e pubblicazioni
di vecchie incisioni inedite.  
I Caravan non si sono mai ufficialmente sciolti e continuano ancora oggi a suonare
ritrovandosi insieme. Esiste un circuito di affezionati fans che in Gran Bretagna li segue
con assiduità soprattutto nei festival dedicati alla Canterbury scene e al Progressive.  
Come tutte le band provenienti dalla Canterbury scene, i Caravan hanno privilegiato
la composizione musicale alla canzone, pur non essendo dotati di un cantante all'altezza
delle migliori voci del progressive (Gabriel, Anderson (Jon), Lake, Hammill)
si sono ben difesi sia nel canto sia nella composizione dei testi.  
Forse la mancanza di un front man, di un personaggio da copertina o di un brano da
classifica ha impedito il loro successo commerciale, e quindi la divulgazione
che meritavano, ma vi assicuro Cari Amici che i Caravan dal 1970 al 1974 hanno
composto una musica di tale qualità e bellezza da far invidia a gruppi quali
Yes, King Crimson e Gentle
Giant.
Commento di Giampaolo
Consiglio vivamente di comprare "In the Land of grey and pink".Lo comprai nell’ottobre del 2005 e rimasi molto contento.Feci un vero e proprio affare.Ma tengo soprattutto a dire che la sorpresa dell’album sta proprio alla fine, cioè l’ultima delle bonus tracks.Si tratta degli ultimi otto minuti della suite “Nine Feet Underground”.Direi per certi aspetti diversa dagli 8 minuti originali. Innanzitutto nei primi cinque minuti si sente molto di più il flauto ,dando un’atmosfera suggestiva alla canzone che nell’originale non c’è o se c’è si sente decisamente meno.Poi negli ultimi tre minuti la canzone cambia drasticamente stile passando ad un quasi hard –prog e c’è un bell’assolo di chitarra elettrica che è quasi un toccasana dato che nella suite originale c’è una netta predominanza della tastiera.
In conclusione, direi che l’edizione rimasterizzata è un vero e proprio gioiello considerando l’ultima bonus track che è la ciliegina sulla torta( e che ciliegia!).
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