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Fetus
(72) |
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Come si legge sul CD:
"Battiato sperimentale"... basta ascoltare questi primi dischi
per convincersi sia della pazzia di certi individui italiani
ma anche dell'originalità che spingeva a tentare strade mai percorse senza la
paura di proporre un disco difficile e, ovviamente, non destinato alla ribalta commerciale.
Venendo a questo primo "Fetus", il risultato è un gradevole incrocio di
synth, chitarre acustiche , batterie e VCS3 per un disco che parla
di formazione di cellule e feti.
Spiccano "Una cellula", "Fenomenologia" e "Mutazione".
Questi primi dischi di Battiato sono stati completamenti rimasterizzati
e sono disponibili anche ad un prezzo molto interessante : poco più di 5€!!
Consigliato. |
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Track list:
- Fetus
- Una cellula
- Cariocinesi
- Energia
- Fenomenologia
- Meccanica
- Anafase
- Mutazione
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TOP |
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Pollution
(72) |
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Anche questo
secondo "Pollution" è come il precedente un incrocio di
synth, chitarre acustiche , batterie e VCS3
ma stavolta dedicato al Centro Internazionale Studi Magnetici.
Spuntano la bellissima acustica "Plancton" e la pazza "Pollution" con il suo
tormentone: 'Atomi dell'idrogeno, campi elettrici, ioni isofoto, bario,
litio atomico, gas magnetico' e il "principio di continuità" di Leonardo.
Pazzescamente consigliato. |
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Track list:
- Il silenzio del rumore
- 31 dicembre 1999 - ore 9
- Areknames
- Beta
- Plancton
- Pollution
- Ti sei mai chiesto quale funzione hai?
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Sulle
Corde Di Aries (73) |
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Terzo disco di Battiato e forse il più normale dei tre.
Certo che parlando del suddetto autore il concetto di normale ha un suo chiaro
significato. Comunque, il disco si apre con la lunga "Sequenze e frequenze"
che occupa tutta la prima facciata dell' LP. Bella la parte cantata, sia nella
melodia che nel testo, anche se poi i dieci minuti seguenti di improvvisazioni
di xilofoni (o cosa diavolo sono ???) e chitarre con riverberi ed echi a manetta
sono un po' ripetitivi. Segue "Aries" con un lungo intermezzo di sax quasi pazzo...
Chiudono il disco "Aria di rivoluzione" e "Da Oriente a Occidente" su toni un po'
più standard rispetto alle due precedenti...ripeto che lo standard è relativo, comunque.
Onestamente sono rimasto un po' colpito da questo lavoro di Battiato: il livello
è, secondo me, diverso dai lavori precedenti ed è presente un impegno nel creare
musica, che sostituisce agglomerati di strumenti dove erano prevedibili (conoscendo il personaggio)
rumori o synth sparati. Non so se sono riuscito a spiegarmi, ... mi stupirei nell'
averlo fatto, visto di chi stiamo parlando.
Consigliato. |
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Track list:
- Sequenze e frequenze
- Aries
- Aria di rivoluzione
- Da oriente ad occidente
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TOP |
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"Clic"
(74) |
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L'improvvisazione è sicuramente l'ingrediente principale di questo album di
Battiato. Basato al 90% su strumenti suonati dallo stesso autore questo disco offre i
momenti migliori nelle varie parti di pianoforte, sia acustico che elettrico.
Rare le parti cantate ("No U Turn"), scelta che non condivido visto la grande
prestanza ed originalità vocale dell'artista. Penso comunque in una scelta dettata
dallo stile un po' insolito del disco. Pazzia allo stato brado in
"Rien ne va plus: andante" e nella radio-zapping "Ethika fon Ethica".
Buoni momenti in "No U Turn" e nella quasi TangerineDreammiana
"Propiedad Prohibida". Nella seconda parte di "Nel cantiere di un'infanzia"
Battiato stupisce con una buona parte eseguita alla mandola.
Sicuramente il disco più strano di questo autore. Non male ma lo consiglio
ai fan, a chi già possiede i precedenti tre o a chi vuole comprare della pazzia
a pochi euro! |
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Track list:
- I cancelli della memoria
- No U turn
- Il mercato degli Dei
- Rien ne va plus - andante
- Propiedad prohibida
- Nel cantiere di un'infanzia
- Ethika fon ethica
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Formazione più rappresentativa: |
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- Franco Battiato: Voce/VCS3
- Ruby Cacciapaglia: VCS3/Pianoforte
- Gianfranco D'Adda: Batteria
- Mario Ellepi: Chitarra
- Gianni Mocchetti: Basso
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