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ATLANTIDE

 
 
 
   Francesco ti ricordi ('76)  
     
 

Commento di Serena
Disco davvero particolare, non tanto per la sua rarità, quanto per vari aspetti originali che lo contraddistinguono. Il primo di questi è sicuramente il fatto che a suonare e cantare ci siano quattro fratelli originari della Lucania ed emigrati a Rottweil, in Germania, nei primi anni '70.
 
Il gruppo si forma ufficialmente nel 1973 e collabora in alcune occasioni con gli Atlantis, i Message e gli Scorpions.
 
Pian piano riescono ad emergere in ambito locale e decidono quindi di pubblicare il loro primo (e unico) album nel 1976, ovviamente autoprodotto, grazie anche all'appoggio di un'etichetta privata tedesca.
 
Altro aspetto originale: i testi delle canzoni sono tutti in italiano, nonostante il disco sia stato appunto pubblicato solo in Germania. Di forte rilevanza l'influenza del dialetto meridionale nella pronuncia: la voce di Mimmo può apparire bizzarra, con qualche storpiatura lessicale, ma raggiunge notevoli gradi di intensità e trasporto.
 
Lo stile dei Sanseverino (a tratti visibilmente hard rock) è sostenuto dalla robusta chitarra del cantante, che appare molto personale in alcuni passaggi.
 
I sei brani presenti nell'album seguono un filo conduttore alquanto oscuro ed esistenzialista, mai banale però.
 
C'è l'uomo che soccombe alla violenza di un altro uomo, il corpo in fin di vita percorso da un vago tremore di paura e stupore, la morte dell'anima, il perdono e la rinascita in un altrove, sperando di esser ricordati, anche solo da un cane ("L'uomo ed il cane"). Poi la lotta esasperata, il corpo a corpo, il delirio di un raptus, il sangue che scorre come per la prima volta e la mente che continua a chiedersi "chissà se ho ucciso, chissà se ho ucciso", mentre la fuga è l'unico mezzo per sopravvivere alla propria coscienza ("Sporcandosi di sangue"). Il terzo brano, "Quando la luna", riprende l'argomento della fuga concitata, tra i campi, le greggi, cercando di ingannare le proprie colpe ed il senso di vuoto interiore.
 
Forse il pensiero del suicidio si affaccia pian piano dentro, ma significherebbe perdere davvero tutto e quindi è meglio risvegliare l'istinto alla vita ("Se perdessi la vita così"). Si cambia il proprio essere, tutto diventa sorriso di circostanza, senza che la gente se ne accorga. Si soffre dentro, si piange intimamente, mostrando solo la sporca maschera di noi stessi, che ogni sera bruciamo in silenzio prima di chiudere lo spettacolo della nostra triste esistenza ("Il pagliaccio").
 
Il mondo può darti tutto o darti nulla, spetta a noi decifrare il significato oppure rifiutarlo, rifugiandoci in qualcosa di irreale e labile ("Francesco ti ricordi"). Forse l'amore. O forse no.

 

 Track list:

  1. L'uomo ed il cane
  2. Sporcandosi di sangue
  3. Quando la luna
  4. Se perdesse la vita così
  5. Il pagliaccio
  6. Francesco ti ricordi

 

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   Formazione:  
     
 
  • Mimmo Sanseverino: voce, chitarra
  • Leonardo Sanseverino: organo, sintetizzatore
  • Mario Sanseverino: basso
  • Matteo Sanseverino: batteria

 
 
 
   Sito Ufficiale:  
  www.???.???  

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