|
Commento di Cristian
Era il lontano 1973 quando i milanesi alphataurus sfornarono questo grande disco destinato a diventare una vera e propria pietra miliare del rock progressivo.
Bellissima la cover, nella quale una colomba della pace lancia delle bombe dal petto su un mondo desolato ed oscuro...pessimismo puro.
Musicalmente la band ci propone un prog rock sinfonico di grande impatto con venature anche hard, il tutto condito dalla grande voce del cantante Michele Bavaro.
Non si può non rabbrividire ascoltando la strumentale "Croma", un brano emozionante dalle tastiere piene ed avvolgenti, davvero di gran classe.
Con "Dopo l'uragano" ci spostiamo verso partiture decisamente più rockettare, con la chitarra elettrica che sforna riffs davvero heavy in grado di ricordarmi i mitici Black Sabbath.
Ma il pezzo migliore è sicuramente "La mente vola": un lungo incipit ipnotico-sinfonico da pelle d'oca ci conduce nel cuore della canzone, la quale posside un ritornello molto orecchiabile da cantare a squarciagola.
Non da meno sono "Ombra muta" e "Peccato d'orgoglio". Ottimi arrangiamenti, pezzi lunghi e
variegati mai noiosi e con un grande feeling tra i musicisti e i vari strumenti.
Per il sottoscritto un disco imprescindibile. |
|