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E' la vigilia di ferragosto
in una delle feste che maggiormente attrae l'attenzione dei
veronesi: quella di Santa Viola ad Azzago. Da anni infatti
l'organizzazione si prende cura di tutti i gusti proponendo
sì varie serate di liscio e con ritmi da discoteca ma anche
notevoli concerti live con nomi tra i più vari e validi.
 
Quest'anno tocca alle Orme:
il pubblico non manca e si accalca seduto appena sotto il
gigantesco e faraonico palco; chi arriva tardi si deve accontentare
di stare in piedi o di sedersi più indietro ai tavoli predisposti
per chi deve cenare.
 
Alle dieci e due minuti entra il gruppo che rompe il ghiaccio
con il classico scorcio dell'ultimo lavoro L'infinito.
Devo dire che molti temevano una scaletta del tipo Elementi
Tour ovvero "Elementi (COMPLETO) + Il Fiume (COMPLETO) + Felona
e Sorona (COMPLETO) + Cemento Armato". Invece il gruppo ha
avuto la brillante idea di responsabilizzare i fans
per quanto riguarda la scelta dei pezzi, con conseguenti pro
e contro. Passa liscio l'assaggio de L'Infinito
e onestamente devo dire che sono rimasto colpito in quanto
ho trovato delle idee migliori rispetto a quelle de
Elementi... almeno ad un primo ascolto.
 
Aldo comincia con una breve presentazione e introduce i prossimi
tre pezzi presi dal materiale anni '60 tra cui la classica
"Irene", seguiti da un singolo del '74. Devo essere franco
e battermi il petto in segno di colpa avendo scordato a casa
il mio fido taccuino: la scaletta che riporto è quella che
ricordo a mente e non posso giurare sulla esatta sequenza.
Mea Culpa... Seguono due cavalli di battaglia che il gruppo
non eseguiva dal vivo da tempo ovvero "Figure di cartone"
e "Era inverno". C'è anche un piccolo scorcio sulle amenità
degli anni '80 con i due brani portati a Sanremo (chi è stato
il fan a metterli ???) prima del richiamo di Smogmagica.
Arrivano "Los Angeles", "Amico di ieri" e "Regina al Troubadour"
da Verità Nascoste, con un buon intermezzo
strumentale. Qui la mia memoria è un po' confusa: mi sembra
"Se io lavoro" da Storia o Leggenda, "Cemento
armato" e "Verità nascoste", in una buona versione al pianoforte.
Poi "Canzone d'Amore" e "Gioco di bimba + La porta chiusa".
Conclude la scaletta ufficiale un assaggio di Felona
e Sorona.
 
E mentre tutti si avviano alla propria vettura per infilarsi
in una interminabile coda pensando che ormai i giochi siano
conclusi, partono i molti bis da brivido, introdotti da "Collage"
e "Sguardo verso il cielo".
 
Tutto sommato il concerto è andato più che bene ed è stato
interessante.
Quello che mi ha un po' lasciato basito sono stati i suoni
non proprio bilanciati (l'Hammond di Bon
era esageratamente alto mentre le tastiere di Bassato
si sentivano appena), e poi alcuni acuti strozzati di Tagliapietra:
bisogna togliersi il cappello per l'energia che riesce a donare
al pubblico però penso che alcuni punti potrebbe anche rivederli
a favore di melodie a lui più naturali.
 
Un bel concerto: non c'è che dire.
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